domenica 11 maggio 2003

Curiosi effetti collaterali



La mia zampa sinistra va meglio - riesco persino ad affrontare le scale con una certa disinvoltura, nel mio piccolo - tanto che non riesco ancora a credere che possa trattarsi veramente del menisco: staremo a vedere.



Anche la mia andatura "in pianura", che nel post precedente avevo descritto come Robocop-compatibile, ha risentito del miglioramento, ma questo ha avuto un imprevisto effetto collaterale sulla percezione che gli estranei hanno di me.



Adesso cammino quasi normalmente, ma con una sorta di circospezione mista a un qualcosa che rende la mia andatura non più meccanica ma lenta, meditata, vagamente felina - e in un certo senso minacciosa.



Se a questo aggiungiamo che la mia stazza non è esattamente quella di un micino neonato e che quando cammino riemergono sul mio viso le tracce dell'incazzatura da tirannosauro provocatami dalla mia nuova, inedita condizione di acciaccato (finora la cosa più grave di cui ho mai sofferto è stata l'influenza) il risultato è un mix vagamente inquietante: sembro un incrocio fra un giocatore di football americano di religione Zen e una tigre dai denti a sciabola - qualcosa che decisamente non mi piacerebbe incontrare alle due di notte sotto il portone di casa.



Ho già notato alcuni passanti osservarmi un buon secondo di troppo, prima di proseguire per la loro strada, e almeno in un paio di occasioni la mia presenza all'interno di un negozio ha provocato un repentino cambiamento del livello di elettricità nell'aria.



In particolare, ieri ero entrato in una tabaccheria per comprare dei francobolli, e a giudicare dall'espressione apparsa per un attimo nei loro occhi i due anziani coniugi dietro il banco devono avere pensato qualcosa del tipo "ecco qua, sta succedendo, alla fine è arrivato: il classico tipo perbene, in giacca e cravatta, che una volta verificato che nel negozio non ci sono testimoni tira fuori l'artiglieria e ti apre un buco del culo supplementare prima di svuotare la cassa...".



In realtà più che un incrocio fra un quarterback buddista e una tigre io sono, più modestamente, un incrocio fra un informatico taoista e un Cane (nel senso del segno zodiacale cinese), una combinazione decisamente più innocua - e quanto alla mia stazza, ho deciso che è arrivato il momento di metterci mano, non foss'altro per evitare una prematura dipartita anche dell'altro menisco.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.