domenica 11 maggio 2003

Berluschini miei, liberali immaginari...



Oggi, nel corso di una manifestazione elettorale, il "liberale" (sic) Berlusconi ha arringato i delegati di Forza Italia presenti affermando fra l'altro che, cito, oggi in Italia difendere la libertà significa impedire a chi è stato ed è comunista di salire al governo, di prendere il potere.



I berluschini e le berluschine presenti, manco a dirlo, si sono spellati le mani a forza di applaudire - e questo dà la misura del reale tasso di liberalismo della bassa truppa forzaitaliota.



In uno Stato di democrazia liberale difendere la libertà significa, fra l'altro, difendere il diritto costituzionale di chiunque a partecipare alle competizioni elettorali e, in caso di vittoria, a governare: questo è proprio l'ABC, è il paragrafo uno del capitolo uno del manuale, non si può non conoscerlo.



Vero che parte della sinistra pare intenzionata a continuare a negare proprio questo diritto a Berlusconi e al suo governo (vedi l'uso francamente vergognoso e imbecille di "Bella ciao" e le cazzate a nastro sul presunto, incombente regime) ma questa non è comunque una ragione.



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