domenica 23 marzo 2003

Con le dita nella marmellata



Camillo segnala "strane triangolazioni" di materiale bellico fra Parigi, Pechino e Baghdad su cui insiste da tempo un editorialista del New York Times e un dossier del ministro del Commercio inglese secondo cui nei primi sei mesi dello scorso anno la Francia, aggirando le sanzioni ONU, avrebbe esportato beni in Irak per 212, 5 milioni di dollari.



Se vero, questo configurerebbe da parte della Francia una palese violazione dell'embargo votato dalle Nazioni Unite (in particolare verrebbe violata la risoluzione n. 661): comportamento quantomeno bizzarro, per un Paese che ha fatto del rispetto della "sacralità" dell'ONU e delle sue risoluzioni un suo cavallo di battaglia.



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