mercoledì 2 gennaio 2008

Raheleh Zamani sarà impiccata oggi


Fallite le iniziative per scongiurare l'esecuzione della sua condanna a morte.

Dal sito Donne Democratiche Iraniane in Italia:

È prevista per oggi l’esecuzione di sedici persone di cui tredici a Teheran nel carcere di Evin e tre a Qom. S. N." (36) di Hamedan, "H. A." (46) di Ghoochan e "S. M." (39) di Tafresh sono accusati di detenzione e spaccio di droga e saranno impiccati oggi in piazza Motahari in un’esecuzione pubblica, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Fars.

A Teheran, invece, secondo quanto riporta il sito Iran Human Rights sarà eseguita la condanna di Rahele Zamani, la donna di ventisette anni, madre di due bambini accusata di aver ucciso il marito.

L’esecuzione di Rahele era prevista per il 19 dicembre scorso ma era stata sospesa la mattina stessa.

I motivi della sospensione della pena erano, come anche riportato anche da noi, la concessione di due settimane di tempo per trovare il denaro necessario a pagare il “dieyh”, il prezzo del sangue.
In realtà, sostengono fonti attendibili, la famiglia della vittima non avrebbe mai accettato di concedere il perdono a Rahele in cambio del prezzo del sangue e l’esecuzione sarebbe stata posticipata solo a causa dell’enorme attenzione che ha suscitata a livello internazionale.

Ricordiamo che nel codice penale islamico la famiglia della vittima può decidere se esigere il rispetto della legge del taglione e quindi l’esecuzione dell’assassino o concedere il perdono in cambio del pagamento del prezzo del sangue.

Intanto, sempre il sito Iran Human Rights, riporta che la Corte suprema dell’Iran ha acconsentito all’esecuzione delle condanne a morte di tre ragazzi, minorenni all’epoca in cui è stato commesso il crimine imputatogli.


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