domenica 2 dicembre 2007

Luttazzi


Ieri sera ho guardato per alcuni minuti il suo show, poi ho lasciato perdere: possibile che ripeta sempre le stesse cose, con le stesse espressioni facciali, la stessa gestualità, lo stesso tono di voce, le stesse pause fra una battuta e l'altra, lo stesso sorrisetto gonfio di autocompiacimento?
Ho avuto la stessa sensazione di deja vu che mi prende sempre quando vedo Christian De Sica buttarsi via facendo l'ennesima pubblicità per la TIM: nella sua ansia di clonare il padre fin nei minimi dettagli sono trent'anni che è sempre uguale, qualunque cosa faccia quando la guardi hai sempre l'impressione di averla già vista prima, e almeno due volte.
Come ulteriore aggravante, Luttazzi adesso usa a profusione le risate registrate in sottofondo - roba che ormai non va più neanche nel Quarto Mondo - e ricorre senza freni alla volgarità più becera - l'ultimo, patetico rifugio di chi ha o crede di avere di fronte un pubblico di coatti e non sa cosa dire per farli ridere.
Bah... come diceva lui stesso un tempo (un tempo, per l'appunto): "disgustorama, disgustomatic..."

3 commenti:

  1. Luttazzi ha preso consapevolezza di troppe cose, nel bene e nel male. Oramai non fa più tanto ridere perchè è più un politico che un comico. Anche a me faceva più ridere dieci anni fa.

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  2. Molti comici oramai anno smesso di fare ridere perchè fanno troppa satira (non a torto) e non hanno altre idee. Per me il migliore rimane Cacioppo.

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  3. Devo dire, che di Luttazzi non sentivo proprio la mancanza. Ma si sà.... siamo noi, che non siamo abbastanza raffinati e colti per gradire questo vate della verità e della democrazia.

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