lunedì 6 giugno 2005

Ai firmatari del documento pro-Cuba

Mi piacerebbe che i firmatari della lettera-petizione a sostegno del regime comunista cubano, fra cui alcuni italiani (potevano mancare, gli utili idioti nostrani, quando si tratta di difendere una dittatura? certo che no) leggessero questo articolo.

Che leggano, Claudio Abbado, Luciana Castellina, Gianni Minà e gli altri "progressisti" (sic) le parole di questo nazionale di volley che ha deciso di chiedere asilo politico in Italia (Lo avevo giurato anni fa di scappare: quando avevo capito che nella mia terra i diritti umani sono parole vuote, che mancano le libertà elementari fondamentali. E io ero un privilegiato: sono iscritto all'università (Educazione fisica), giro il mondo dall'età di 15 anni (quando cominciai a giocare a volley) e dal 2000 sono addirittura titolare in nazionale).

Che provino a spiegargli, poi, come hanno fatto con i giornalisti italiani, che nella sua terra "esistono orti bellissimi", e che "la rivoluzione ha consentito il raggiungimento di livelli di salute, educazione e cultura riconosciuti internazionalmente" (sì: riconosciuti in particolare, aggiungo io, dai compagni italiani del partito comunista di Diliberto).

Parlino con lui, se ne hanno il coraggio.

E si vergognino, se ne sono ancora capaci.


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