giovedì 11 novembre 2004

Una Fatwa contro Theo van Gogh?


Da Esperimento:
Una riflessione dal forum di Magdi Allam



Theo Van Gogh



L'assassinio islamico di Theo Van Gogh rischia di essere un fatto enorme, politicamente molto più grave di Beslan o di 9/11, se fosse confermato essere una fatwa. Sarebbe in quel caso un precedente giuridico ingestibile che mostrerebbe ulteriormente la illusorietà della forza del diritto. Sarebbe un ulteriore scacco del diritto. Qualche esperto di questioni giuridiche ci faccia capire di più.



Per quanto capisco, l'assassinio islamico di Theo Van Gogh è un atto giuridico in nome della sovranità islamica. È la prima fatwa eseguita da un islamico in un paese non islamico contro un non islamico in nome del Corano. È gihàd ed è applicazione della sharia in un paese non islamico contro un non islamico. È una radicale, completa e definitiva distruzione del concetto noto come "Cuius regio, eius religio" [http://www.free-definition.com/Cuius-regio%2C-eius-religio.html]



In quel caso, vuol dire che chiunque di noi nel mondo, islamico e non islamico, è già soggetto al Corano e alla sharia.



È una conferma con i comportamenti di quanto esposto dalla dottrina islamica che dice essere terra islamica ovunque vivano i Musulmani, e lì essere vigente il Corano come legge. Per un occidentale questo equivale ad una annessione territoriale ai danni di uno stato sovrano.



Se è così, vale come e più di una dichiarazione di guerra.



Qualche Imam disconosca pubblicamente quell'assassinio come atto giuridico islamico e faccia pubblicamente un atto giuridico islamico in nome dell'Islam e del Corano che neghi ogni validità ad atti giuridici islamici come quello che ha causato l'assassinio di Theo Van Gogh, se può.



In caso contrario dovremo assumere che l'assassinio di Theo Van Gogh è stato un atto giuridico islamico del tutto valido. Le conseguenze di ciò possono essere nefaste.


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