martedì 25 aprile 2006

Dahab, Mar Rosso

Tre ordigni fatti detonare a distanza nelle zone di massimo passaggio dei turisti, almeno trenta morti e centosessanta feriti, pezzi di corpi umani dovunque, il sangue che si raccoglie in pozzanghere sul terreno, le indecenti condanne di rito da parte degli amici dei terroristi: insomma, business as usual, tutto come da copione.

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