venerdì 24 gennaio 2003

Giovanni Agnelli



Dopo la fine della Monarchia e l'avvento della Repubblica la famiglia Agnelli ha rappresentato per molti la "vera" Famiglia Reale italiana.



Le sue vicende si sono intrecciate strettamente con quelle del Paese, spesso anche troppo strettamente: praticamente non c'è stato governo, già da prima dell'avvento del fascismo, che non abbia avuto un occhio di riguardo - o anche qualcosa di più - verso gli Agnelli e la FIAT.



Stanotte a Torino è morto Giovanni Agnelli: il patriarca scompare in un momento di grave crisi sia per la famiglia, già segnata negli anni passati da altre morti che hanno reso sempre più complesso il discorso della successione dinastica, sia per l'azienda e in particolare per il settore auto.



Al di là della facile retorica (la frase che segue la sentirete e la leggerete infinite volte, nelle prossime ore e nei prossimi giorni) scompare un altro degli uomini che davvero hanno fatto, nel bene e nel male, la storia di questo Paese.



La cosa drammatica è che questa "vecchia" classe dirigente non sta lasciando eredi alla sua altezza, sia in campo imprenditoriale che in politica e negli altri settori della società: morti i giganti, sulla scena stanno restando soltanto i nani e le ballerine.



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