venerdì 10 settembre 2010

Il mondo alla rovescia

Questa storia del pastore evangelico della Florida che l'11/09 intende bruciare una copia del Corano è veramente assurda.

Tutto il mondo si è affrettato a condannare il gesto perché potrebbe scatenare degli attentati e delle violenze di piazza da parte degli integralisti islamici: tutto il mondo "libero" (?) terrorizzato all'idea che un curato di campagna american style bruci un libro che solo alcuni considerano un testo sacro: per gli altri è solo un libro, dai contenuti pregevoli o disdicevoli quanto si vuole, ma solo un libro, come la Bibbia o i testi di Ron Hubbard e della sua Scientology.

Insomma, se gli integralisti islamici uccidono, poverini, non è a causa del loro fanatismo, che li porta ad aggrapparsi a qualsiasi pretesto per "giustificare" la loro bestiale sete di sangue "infedele": la colpa è di un oscuro e fino a ieri sconosciuto imbecille che ha deciso di fare un gesto violento sul piano simbolico ma comunque simbolico, e che nessuna persona normale potrebbe prendere a pretesto per uccidere degli esseri umani. 

Ogni anno nel mondo migliaia di cristiani vengono uccisi in quanto cristiani e quindi "infedeli", e quasi sempre a ucciderli sono degli estremisti islamici; non si contano le profanazioni di chiese, le Bibbie bruciate o strappate; la prima cosa che hanno fatto i bravi musulmani palestinesi appena gli israeliani si sono ritirati da Gaza è stata bruciare le sinagoghe, una cosa che finora avevano fatto solo i nazisti nel secolo scorso: avete visto masse di cristiani, protestanti o cattolici, dare la caccia ai musulmani casa per casa per linciarli, organizzare delle stragi sui mezzi pubblici del Cairo o di Teheran, assaltare le ambasciate dei Paesi islamici, bruciare pubblicamente le bandiere di questi Paesi come non perdono occasione di fare gli alfieri della "Religione di Pace e di Tolleranza" con le bandiere dei Paesi "crociati"?

Se i cristiani e gli ebrei dovessero reagire come promettono di fare - e hanno già fatto in passato più volte - gli integralisti islamici, i musulmani sarebbero quotidianamente vittime di attacchi armati, attentati kamikaze e linciaggi in tutto il mondo, e l'intero pianeta sarebbe perennemente in fiamme - ma, guarda caso, non lo fanno: loro non lo fanno.

Evidentemente quindi il problema non è un singolo pastore evangelico che intende bruciare una singola copia del Corano: il vero problema sono i fanatici musulmani, che prendono a pretesto qualunque cosa per agire contro chi non si converte alla loro religione portando morte e distruzione fra gli "infedeli". 

Una cosa è certa, infatti: se anche il pastore evangelico dovesse rinunciare a bruciare un libro - cosa peraltro non proibita dalle leggi: e ci mancherebbe, anche - questo non significherà la fine del terrorismo islamico e l'abbandono degli atteggiamenti arroganti, violenti, intolleranti e intimidatori da parte degli integralisti musulmani: in realtà non hanno neanche bisogno di pretesti, perché per loro gli infedeli possono fare solo due cose, o convertirsi o morire.

Questo è il punto: il fatto che basti un pretesto come un libro dato alle fiamme per scatenare una caccia all'infedele a livello mondiale, non la stupida e futile iniziativa di un pretucolo di campagna. 

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