venerdì 20 luglio 2007

Oggigiorno chiunque può fare il sindaco


Sicuro, anche cani e porci. E infatti...
Prendiamo il caso della ridente cittadina (cosa avranno, poi, queste cittadine, da ridere sempre...) di Montalto di Castro: qualche tempo fa otto bravi giovani della ridente cittadina, immancabilmente subito definiti dei bravi ragazzi provenienti da buone famiglie, violentano in gruppo una ragazza di sedici anni.
Dopo qualche giorno, mentre i bravi ragazzi della ridente cittadina vanno in giro a vantarsi dell'impresa e i bravi cittadini non ci trovano niente di strano "perché sotto sotto lei se l'era cercata, provocandoli", la vittima denuncia l'accaduto alle forze dell'ordine.
Ora, in un Paese normale un Sindaco normale avrebbe dovuto come minimo condannare l'episodio, e magari attivarsi per fornire un minimo di supporto anche materiale al membro della comunità che si è ritrovato suo malgrado a rivestire il ruolo di vittima: in Italia, e in particolare a Montalto, no.
A Montalto il sindaco (diessino, a capo di una giunta diessina composta di soli uomini) ha firmato una delibera che stanzia quarantamila euro (cinquemila a testa) a favore degli indagati, non della vittima.
Un ottimo modo di impiegare il denaro dei contribuenti, non c'è che dire: contro i cittadini onesti e a sostegno delle mele marce, per non parlare del messaggio che passa ancora una volta, come ai tempi del "delitto d'onore" o come nei paesi islamici: alla fine la colpa è sempre della donna, è lei che provoca il maschio "obbligandolo" a violentarla - anzi, come dicevano certi avvocati difensori ai tempi dei processi per stupro in Italia, solo pochi decenni fa, "ad esercitare una dolce violenza atta a vincere le sue naturali ritrosie".
Benvenuti nell'Italia del Terzo Millennio.

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