martedì 10 luglio 2007

Brogli elettorali, l'onestà al governo


Segnalo un articolo e un video su Repubblica che documentano dei brogli avvenuti in Australia in occasione delle scorse elezioni politiche:
un video destinato a riaprire la discussione. E' girato in una casa australiana ("di Sydney" dice la voce narrante, che è di Paolo Rajo, candidato al Senato per l'Udeur all'estero), dove qualcuno, ripreso di spalle, ha davanti a sè su un tavolo un mucchio di schede elettorali, che compila in blocco, assegnando voti e indicando preferenze in massa per l'Unione al Senato (scheda viola) e, per errore, per Forza Italia alla Camera (scheda arancione). Le schede vengono poi richiuse e sistemate nelle buste originali del Consolato e sigillate. Sono almeno un centinaio.

Niente di nuovo sotto il sole, purtroppo: già subito dopo le elezioni erano stati segnalati dei casi di brogli a favore dell'Unione; addirittura Sky aveva preannunciato la trasmissione, in data 11 Giugno 2006, di un filmato che avrebbe dovuto documentare in maniera inequivoca uno di questi episodi, filmato che poi "stranamente" Sky ha cancellato dalla sua programmazione senza spiegazioni.
In quei giorni però, subito dopo le elezioni, chi provava a parlare di "brogli" in relazione al voto degli italiani all'estero veniva accusato di essere un mestatore, oppure semplicemente di "non saper perdere", e la cosa finiva lì.
Questi i link agli articoli pubblicati allora dal Giornale, che documentavano di brogli in Sud America, brogli peraltro denunciati da due candidate diessine, mica da Berlusconi & soci:
uno,
due,
tre.
Direi che il contenuto degli articoli si commenta da sè, come pure la circostanza che Sky, dopo la vittoria (si fa per dire) dell'Unione, abbia deciso di autocensurarsi (sempre saltare sul carro del vincitore: sempre - altro che dignità, professionalità e autonomia dei giornalisti).

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