lunedì 9 marzo 2009

Ogni giorno è la festa della donna

E' una delle cose che si sentono dire in occasione dell'8 Marzo; altri/e dicono che l'8 Marzo non c'è niente da festeggiare, o che è una giornata di lotta per affermare la dignità della donna e la sua uguaglianza, o che è ormai solo una scadenza consumistica come S. Valentino o il Natale.

Comunque sia, anche per l'8 Marzo vale il vecchio detto "passata la festa, gabbato lo santo".

Ecco infatti come alcune persone (nella stragrande maggioranza, se non tutte, "dde sinistra") hanno commentato su FriendFeed l'affermazione ("avrei voluto fare il Carabiniere") fatta ieri da una donna, Mara Carfagna, in visita alle soldatesse in Kosovo:

  1. I soliti refusi giornalistici. Il titolo corretto era "Volevo farmi un carabiniere"
  2. Praticamente un corso base per aspiranti barzellettieri :)
  3. Non era "Volevo fare l'usciere"?
  4. Sembra uno di quei filmetti anni '70
  5. Ma dai! si dice caraBBiniere! quanti errori
  6. Voleva fare o farselo?
  7. Niki, appunto, in quel titolo ci sono diversi riferimenti, tra cui certe "grandi manovre" ;)
  8. Carfagna sinonimo della Iolanda littizzettiana.
  9. Un bel film dal titolo "La ministra tra le soldatesse".. ci vedrei molto lesbo :))

Insomma, questo è quanto esprimono i sempre arguti commentatori antropologicamente superiori non appena gli si presenta l'occasione - in questo caso una donna, sì, ma appartenente allo "schieramento nemico". A mimose non ancora appassite, diciamo così.

Che dire? Come ho commentato su FF, complimenti: vedo che l'8 Marzo è davvero passato e finalmente si può tornare a parlare di donne in termini di troione da caserma o baldracche d'angiporto greco - poi dice che quella della parità "è una questione culturale, prima ancora che politica": in questo caso mi pare ci siano scarsi motivi di ottimismo.

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