venerdì 9 febbraio 2007

DICO, ma scherziamo?


Sarebbero questi i PACS de noantri partoriti da questo ridicolo governicchio? Un provvedimento in cui non si parla neanche di coppie, men che meno di coppie omosessuali, le uniche o quasi per cui valesse la pena di mettere mano a una legge? Per le coppie etero, lo ripeto, secondo me bastano già - e avanzano - il matrimonio civile oppure la libera convivenza regolamentata da scritture private o atti notarili; stante l'evidente impossibilità, nella realtà italiana attuale, di estendere il matrimonio civile anche alle coppie gay e lesbiche (cosa che comunque io continuo a ritenere assolutamente auspicabile) il mondo politico aveva l'obbligo di mettere a punto comunque almeno uno straccio di legge realmente utile, praticabile, basata sul buon senso e sul riconoscimento dei diritti - sia individuali che "di coppia" - degli omosessuali: direi che invece si è creato un pateracchio indecente, e forse financo lesivo dei diritti e delle libertà dei soggetti coinvolti.

Segnalo due post particolarmente interessanti al riguardo, e contenenti link ad altri post o risorse utili:

JimMomo: Non il riconoscimento, ma la cancellazione della coppia;

Particolarmente significativo questo passaggio:
Tra l'altro, un passaggio che leggo su Repubblica.it («la dichiarazione può avvenire contestualmente, ma nel caso ciò non avvenga il convivente che l'ha resa ha l'onere di darne comunicazioni mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento all'altro convivente») mi fa sospettare che in qualche modo si sia realizzata quell'ipotesi assurda che avevo descritto in un mio precedente articolo: cioè che per il carattere di certificazione, e non di registrazione volontaria, impresso dal Governo al riconoscimento, questi diritti delle singole persone potrebbero scattare automaticamente dopo un periodo di convivenza prefissato per legge e ciascuno dei conviventi potrebbe rivendicarli anche unilateralmente. Sarebbe un incubo illiberale, in cui si toglie la libertà di convivere serenamente a chi comunque non vuole alcun tipo di intervento dello Stato.

Daw: Umiliante. Vergognoso. Totalmente ipocrita.

Ecco la parte relativa alle prime reazioni del mondo gay:
Grillini è il presidente onorario di Arcigay, e mai ammetterebbe in modo chiaro di aver ricevuto una umiliazione totale. D’altronde è stato eletto nelle file dei Ds: non può certo sparare a zero sul suo partito, altrimenti che farà nella prossima legislatura? Ma Arcigay, come associazione, non ci sta: “Questa non è la legge che il movimento omosessuale italiano chiede da vent’anni. Nel paese del Vaticano l’uguaglianza della dignità e dei diritti per le coppie dello stesso sesso rimane una misura di civiltà ancora negata”.
Veniamo alla storica associazione bolognese Il Cassero, considerata la vera culla del movimento omosessuale italiano. Il titolo del loro comunicato stampa è drammaticamente onesto: “Non è la nostra legge”. Eccone un estratto:
“Questa non è la legge per la quale ci siamo battuti per vent’anni. Il mancato riconoscimento pubblico delle coppie di fatto tramite l’istituzione del registro delle unioni civili si è infatti trasformato in uno svilente e clericale accertamento anagrafico. La delega per la regolamentazione della reversibilità della pensione ad un eventuale disegno di legge successivo, e l’acceso ai diritti regolati dal decreto unicamente dopo molti anni, configurano il carattere di una legge che sarà in gran parte inutilizzabile. Dopo anni di promesse non possiamo accontentarci di briciole legislative. Non condividiamo il motto per cui poco è meglio di niente: i PACS rappresentavano già la più bassa mediazione che potessimo accettare”.
Non serve aggiungere altro. Passiamo allo storico Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli, che liquida così il ddl:
“Ministri, fior fiore di giuristi e mesi di discussioni hanno prodotto un disegno di legge così farraginoso, lontano dai reali bisogni delle persone e assolutamente privo di umanità.
L’elefante ha partorito un topolino. La paura e l’ipocrisia hanno vinto. Il terrore di scontentare qualcuno ha finito per scontentare tutti. Questa è una legge che insulta l’intelligenza, è ipocrita, non è riformista ed è scarsamente utilizzabile”.
Anche il portale Gay.tv, storicamente orientato a sinistra e voce di molti omosessuali, è lapidario: “Una umiliazione totale per la funzione sociale dell`affetto omosessuale. Nasce l`amore per raccomandata”. E apostrofa come “pagliacci” i leader di questa maggioranza. Leggiamo:
“Non c`è traccia di riconoscimento per la funzione sociale dell`affettività omosessuale. Il fallimento totale di Grillini, Arcigay, liffe e quanti hanno sempre voluto fare la battaglia anche per le coppie eterosessuali. Una legge PATETICA nel senso più greco dell'attributo: una legge che doveva prevedere le casistiche e qual è l'autorità verso la quale dimostrarlo. Un punto che poteva porre rimedio agli assurdi 9 anni necessari per ereditare, ma di fatto come tutto il resto è un punto di facciata che è inapplicabile. Infine una nota finale che sancisce il fallimento totale della strategia di Grillini, di Arcigay, della LIFF e di quanti hanno voluto allargare questa battaglia a tutte le coppie di fatto, timorosi di chiedere piena cittadinanza per le persone omosessuali che vivono e pagano le tasse in questa Repubblica: questa NON è una legge che equipara chi è gay agli altri cittadini, impedendone la discrimnazione indipendentemente dal fatto di essere parte di una coppia o no. Come può perciò essere cogente una legge la cui violazione è palesente impunita? Come si fa a far accettare a tutti questi diritti se il non rispetto non comporta sanzioni? La legge è completamente priva delle fondamentali basi di promozione di accettazione sessuale delle persone omosessuali e della loro affettività. Come aveva chiesto il Vaticano”.
Come aveva chiesto il Vaticano. Appunto.

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