mercoledì 10 novembre 2010

Egoisti, razzisti, individualisti: in una parola, subumani

I razzisti, egoisti, turbocapitalisti d'assalto del Nord versano ai multiculturalisti, generosi, socialdemocratici del Centro e del Sud decine di miliardi di euro all'anno.

In Italia solo cinque regioni su venti danno allo Stato, sotto forma di tasse, più di quanto ricevono dallo Stato stesso.

A fare i conti sul "residuo fiscale" - la differenza fra le tasse versate dai cittadini e le spese che le amministrazioni locali e centrali coprono su quel territorio più i trasferimenti - è uno studio della Cgia di Mestre su dati 2007 (gli ultimi disponibili) di qualche mese fa.

Piemonte, Lombardia e Veneto producono un saldo positivo di oltre 50 miliardi (rispettivamente 1,2 miliardi, oltre 42 e quasi 7). Ma a garantire la "solidarietà" sono anche l'Emilia Romagna (per 5,5 miliardi) e il Lazio (per 8,7): queste cifre, messe assieme, portano il saldo totale a 65 miliardi.

Tutti con il segno meno i bilanci delle regioni del Meridione e di buona parte del centro: il saldo negativo più forte va alla Sicilia (in "deficit" per quasi 21 miliardi) e in Campania (meno 17 miliardi), ma anche la Toscana va in rosso, pur se per 776 milioni.

Il rapporto fa notare che se il Veneto non distribuisse tutta la ricchezza in più versata, ma ne trattenesse entro i suoi confini un terzo, potrebbe far sparire l'Irap e le addizionali e ridurre le tasse di oltre il 10 per cento. Non oso immaginare quali vantaggi verrebbero alla Lombardia, dall'alto dei suoi 42 miliardi di euro di "residuo fiscale".

Il malessere delle terre che "più danno" è comunque evidente: "La cosa più preoccupante - commenta Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - è l'aumento del residuo fiscale registrato tra il 2002 e il 2007. In Lombardia è salito del 47 per cento, in Piemonte del 33 e in Veneto del 32".

Drastico il commento del presidente della Lombardia Formigoni: "Viviamo una condizione di ingiustizia fiscale, la situazione non è più tollerabile. La Lombardia sostiene uno sforzo fiscale verso lo Stato maggiore del 33% rispetto alla media nazionale".

Bene, a fronte di tutto questo (Lombardia e Veneto da sole versano alle quindici regioni in deficit un cinquantina di miliardi di euro all'anno) la propaganda anti-leghista, trasformatasi presto in propaganda anti-settentrionale, portata avanti dalla sinistra "antropologicamente superiore" - oh, quanto superiore! - dopo quasi vent'anni di martellamento sta raggiungendo l'obiettivo sognato dalla parte più pura e dura della Lega, ovvero creare le condizioni per una secessione di fatto.

Devo dire che a questo punto la cosa si incastra perfettamente con il pensiero di molta gente del Nord: l'Italia appare sempre più come un Paese avviato irreversibilmente verso la decadenza e una lenta dissoluzione, tanto vale prenderne atto e prendere atto anche del fatto che esiste un'area del Paese che subisce il resto dell'Italia come una zavorra sempre più pesante, e che senza il Centro-Sud potrebbe diventare invece una delle aree più ricche d'Europa.

Si tratta, oltre tutto, di un'area politicamente e "ideologicamente" omogenea, dove i partiti di centrodestra sono nettamente maggioritari quasi dappertutto - e, in ogni caso, nelle aree più ricche e produttive - e dove la mentalità e la cultura degli abitanti è nettamente pro-capitalista, pro-mercato, anti-tasse e favorevole a uno Stato "leggero". Di fatto è già uno Stato nello Stato (socialistoide) italiano: perché non prenderne atto e separarsi?

Ogni anno il Nord "egoista" versa alle regioni del Centro-Sud dai 50 ai 60 miliardi di euro; quando scoppia una emergenza come quella del Veneto i parassiti (sì: parassiti) beneficiari di queste somme, senza le quali si ritroverebbero col culo per terra come e peggio che in Grecia - o magari a Gaza - hanno anche la faccia tosta di mostrarsi apertamente compiaciuti ("ben gli sta, a quei leghisti-egoisti-razzisti di merda!") e di irridere ai "padani" che "all'improvviso si ricordano di essere italiani" e corrono a "elemosinare" soldi a Roma (soldi, notare bene, che in realtà prima dei prelievi fiscali "solidali" erano già loro, stavano già nelle loro tasche).

A questo punto perfino io, che leghista non sono, mi chiedo cosa aspettiamo al Nord a liberarci di questi cialtroni, di questi parassiti capaci solo di fare i froci col culo - e coi soldi - degli altri: che si facciano mantenere dai politici della sinistra antropologicamente superiore, tanto, se davvero sono così superiori, non ho dubbio che sapranno come trasformare l'Italia privata della "egoista" Padania in una sorta di Germania o di Giappone del Mediterraneo, ricca e prospera come non mai: o no?


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