martedì 13 gennaio 2009

L'ultima bestemmia (di Italia 1)

Al TG di Italia 1 delle 12:20 è andato in onda un servizio sugli autobus che a Genova veicoleranno il messaggio "La cattiva notizia è che Dio non esiste, quella buona è che non ne hai bisogno".

Naturalmente, tutto si può dire di questa iniziativa: ad esempio che è sostanzialmente inutile (se uno è già un non credente non ha bisogno di questo "promemoria", se invece è un credente - di una qualunque fede - non sarà certo questo messaggio pubblicitario a fargli cambiare idea); che è sgrammaticata (nel messaggio originale si legge, notare la posizione delle virgole: "La cattiva notizia, è che Dio non esiste - La buona notizia, è che non ne hai bisogno"); che mira al bersaglio sbagliato (al singolo credente e alla sua fede, anziché alle gerarchie ecclesiastiche o agli imam musulmani e ai loro sempre più frequenti tentativi di interferenza con lo Stato laico); che è molto poco "laica" perché, a differenza delle analoghe iniziative in corso in Gran Bretagna e in Spagna non dice che Dio "probabilmente" non esiste, ma lo dà per certo, laddove va laicamente riconosciuto che certezza assoluta non può esservi, né in un senso né nell'altro .

Quello che però assolutamente non si può dire è che si tratti di una bestemmia: invece è proprio così che in tv e sul suo sito titola Studio Aperto, il TG di Italia 1: "L'ultima bestemmia, gli autobus anti-Dio".

Ora va bene tutto, va bene che un Tg come Studio Aperto appare spesso schierato più dalla parte delle gerarchie vaticane che dalla parte dello Stato laico, ma confondere l'applicazione pratica del diritto ad esprimere liberamente e civilmente le proprie opinioni con la blasfemia significa avere veramente superato ogni limite.

Esprimere pacatamente (come in questo caso) l'opinione, il convincimento che "Dio non esiste" non significa bestemmiare; che un telegiornale a diffusione nazionale prenda l'iniziativa di additare all'opinione pubblica come bestemmiatori coloro che esprimono questo convincimento significa, questo sì, bestemmiare: bestemmiare contro la Costituzione, bestemmiare contro lo Stato laico, bestemmiare contro il diritto inalienabile degli individui a esprimere e diffondere le proprie idee e opinioni, bestemmiare contro l'idea stessa di libertà e di laicità e contro la teoria e la prassi del liberalismo.

Mi auguro che i giornalisti di Italia 1 abbiano un soprassalto di dignità (civile, prima ancora che professionale) e pongano rimedio a questo atto gravissimo, degno di un gruppuscolo di propagandisti talebani e non della redazione di un telegiornale occidentale.

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