lunedì 19 gennaio 2009

Ancora una volta

"In una spavalda conferenza stampa, il portavoce del braccio armato di Hamas, Abu Odbeida, ha sostenuto che la sua formazione ha avuto 48 vittime e che ha inflitto ingenti perdite all'esercito israeliano.

Abu Obeida ha ribadito che anche in futuro Hamas tornerà ad armarsi e sarà in grado di colpire in profondità il territorio israeliano." (fonte: ANSA)
Eccoli serviti, tutti quelli che ipocritamente in queste settimane hanno chiesto all'aggredito, cioè a Israele, di smetterla di difendersi dall'aggressore Hamas.

Eccoli serviti, quelli che "l'uso della forza non risolve niente".

Eccoli serviti, quelli che "la reazione israeliana è stata sproporzionata".

Questa dichiarazione è la conferma del fatto che la reazione israeliana è stata invece troppo debole e moderata, e che l'unica reazione "proporzionata alla minaccia" possibile era (e resta, alla luce di questa e altre dichiarazioni dei nazisti islamici di Hamas) la distruzione totale di Hamas.

Israele, sbagliando ancora una volta, si è piegata al coro interessato della cosiddetta comunità internazionale e ha fermato le forze di Tsahal: come prevedibile Hamas ha subito rimesso mano al programma contenuto nel suo statuto, un programma che prevede guerra senza quartiere contro gli ebrei fino alla loro completa distruzione.

Complimenti all'ONU, all'Europa e, perché no, anche al Vaticano: sono riusciti ancora una volta a disarmare le vittime e a gettare le basi per l'ennesimo riarmo degli aggressori.

Mi auguro solo che i leader israeliani si rendano conto dell'errore commesso e, alla prima provocazione di Hamas, vi pongano rimedio una volta per tutte.

UPDATE 17:30

Evidentemente certe frasi scomode è meglio non riportarle, almeno qui in Italia.
La citazione in cima a questo post proveniva da una agenzia ANSA: l'ho copia-incollata qui intorno alle 17 e qualche minuto.

Ora (17:50) questa frase non appare più nella pagina linkata: troppo "esplicita" e in contrasto con la leggenda dei "poveri palestinesi inermi aggrediti da Israele", forse?
Per fortuna la notizia è disponibile su altri siti, ad esempio QUI, QUI e QUI....

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