Da Camillo:
Inascoltato, da tempo re Abdallah II di Giordania spiega alla "vecchia Europa" che la "linea Zapatero" come quella Chirac-Schroeder sull'Iraq si basa su analisi della situazione mediorientale prive di fondamento. "Per la maggioranza degli iracheni il cambio di regime e la possibilità di decidere il proprio futuro sono elementi positivi, il presente è oscuro, ma il futuro è promettente". Soprattutto Abdallah sostiene - lo ha fatto in una recente intervista ad Antonio Ferrari sul Corrieredella Sera- che non è vero che la strategia del terroristi islamici sia di colpire innanzitutto l'Occidente: "Il loro obiettivo non è la distruzione dell'Occidente, ma la distruzione dell'Islam moderato, per prendere il potere nei paesi arabi; l'Europa è un obiettivo secondario: indebolendola si vuole condizionare il futuro del mondo musulmano all'interno della comunità internazionale". Abdallah ritiene così che non vi sia relazione meccanica tra la presenza di contingenti militari in Iraq e la possibilità di divenire bersaglio di attentati: "Non legherei il problema della presenza o meno di soldati in Iraq e la possibilità di essere presi di mira da terroristi. Direi che questa è solo parte di un quadro più ampio, legato a una lotta all'interno dell'Islam, con gli estremisti che cercano di creare conflitti tra Oriente e Occidente e guerre interreligiose". Giudizi che ribaltano radicalmente le analisi di Parigi, Berlino, di Prodi, di Zapatero e che sono ascoltate in Europa solo dai governi inglese, italiano e da Aznar.
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Abdallah, soprattutto, avverte l'Europa che è sbagliata un'analisi del terrorismo islamico come "risposta agli errori e alle colpe dell'Occidente", che esso è invece espressione di un sommovimento politico-religioso interno all'Islam (un vero e proprio scisma) e che come tale va affrontato. Questa posizione, maturata in un paese che ha una forte presenza di fondamentalisti islamici (con i Fratelli musulmani), a stento tenuta a bada, porta oggi Abdallah ad assumere una posizione di leadership nel mondo arabo perché costruisca una risposta al terrorismo, basata su un proprio, forte impegno riformista. Nel disinteresse della "vecchia Europa" ma non dell'Inghilterra e dell'Italia Abdallah (in un regno che mai ha conosciuto democrazia reale) tenta così di portare i recalcitranti leader arabi ad avviare un processo di modifiche democratiche.
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