sabato 27 dicembre 2003
Attentato a Prodi: un fatto incredibile
Per fortuna tutto è finito bene e il libro "scavato" e riempito di polvere pirica ("Il piacere" di D'Annunzio, per la cronaca) ha solo prodotto una fiammata che ha danneggiato un paio di mobili e un tappeto ma non ha ferito né Romano Prodi né le altre persone presenti in casa sua; resta il fatto che il pacco esplosivo ha superato, apparentemente senza difficoltà, tutti i controlli di sicurezza e ha raggiunto il suo bersaglio.
Come è possibile una cosa simile? Solo pochi giorni fa due ordigni esplosivi avevano distrutto due cassonetti a pochi passi dall'abitazione di Prodi: secondo gli inquirenti, in quel caso si era trattato di due trappole esplosive destinate alla sua scorta.
Possibile che, dopo un episodio simile, e dopo tutti i segnali registrati a Bologna nelle scorse settimane, un pacco contenente esplosivo sia potuto arrivare senza problemi fin nelle mani del Presidente della Commissione Europea?
Che cosa succede a Bologna? Che cosa fanno i responsabili dell'antiterrorismo e dell'ordine pubblico? L'uccisione di Marco Biagi non è servita a niente, non ha insegnato niente?
E cosa aspettano i livelli superiori a prendere provvedimenti nei confronti dei responsabili di questo incredibile stato di cose?
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