Dal Corriere della Sera:
Due formazioni radicali nordafricane disperse in un territorio che va dal Piemonte al Veneto. Legami con il network responsabile delle stragi di Casablanca e Madrid. Una cellula pakistana, piccola ma agguerrita, in diretto contatto con referenti in Gran Bretagna, dove è stato appena sventato un clamoroso attentato chimico. Questi i fronti di minaccia segnalati in un rapporto del Sismi, il servizio segreto militare che ribadisce: "L'Europa non è più solo terreno di supporto logistico alla jihad ma vero campo di battaglia". Per gli 007 si è delineata "una convergenza specifica di obiettivi tra la rete globale del terrore islamico che fa riferimento ad Al Qaeda e gli interessi antioccidentali che operano in Iraq".A proposito dell'attentato chimico sventato in Gran Bretagna: secondo me esiste la possibilità che anche per l'Italia sia in progetto (non necessariamente nell'immediato) un attentato simile.
(...)
Tra pochi giorni saranno a Milano i magistrati spagnoli che seguono le indagini sulle bombe alla stazione di Atocha. Missione finalizzata a un summit con i loro colleghi della Procura. Gli inquirenti intendono esplorare due ipotesi sostenute da numerosi riscontri: a) I terroristi di Madrid hanno avuto appoggi in Italia prima dell'’attacco. b) Gli estremisti scampati alle retate si sono nascosti nel territorio italiano. I complici non mancano.
Me lo fa supporre il contenuto di una delle rivendicazioni del massacro di Madrid, in cui l'operazione in Spagna veniva definita dei "treni neri della morte"; nello stesso comunicato si minacciava di colpire obiettivi italiani col "vento nero della morte": vento nero, un'espressione che può far pensare sia a una nube tossica che anche, in senso figurato, a un attacco aereo suicida.
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