martedì 1 luglio 2003

La risposta italiana alle sfide della globalizzazione: un corso per diventare veline


Il corso sarà interamente finanziato dalla Regione Campania (e ti pareva, non si smentiscono mai) con fondi europei - insomma, stringi stringi, coi nostri soldi.



Al corso, organizzato con la benedizione di CGIL, CISL e UIL (non si smentiscono mai neanche loro) prenderanno parte 97 ragazze: 97 future colonne dell'imprenditoria italiana, 97 future ambasciatrici del Made in Italy, 97 giovani top manager - o, più modestamente, 97 aspiranti sculettatrici con un debole per i calciatori, meglio se ricchi e famosi.



È veramente bello, è per me motivo di rinnovato orgoglio vedere come i fondi dell'Unione Europea vengono giudiziosamente impiegati, in Italia, per portare avanti importanti interventi strutturali volti a favorire l'occupazione di lungo periodo e ad aumentare il livello di competitività dell'intero sistema-paese - non come in altri Stati europei, che si permettono il lusso di sprecare denari pubblici in iniziative estemporanee, abborracciate e dal sapore vagamente clientelar-paraculesco.



Bravi, bravi, veramente bravi...



Link: articolo su Il Nuovo.



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