lunedì 23 giugno 2003
Sweet home Teheran
Aderisco anch'io all'appello di Sinistro.
Credo sia importante esprimere solidarietà in maniera concreta agli uomini e alle donne iraniane, non lasciare cadere nel vuoto e nell'indifferenza le loro richieste e le loro speranze di libertà.
Subito prima e durante la guerra in Irak una delle obiezioni di parte del movimento pacifista era stata la seguente: "Non siamo a favore di Saddam; anche noi vogliamo che in Irak arrivi la libertà, ma siamo convinti che dovrebbero essere gli iracheni a liberarsi da soli, con un movimento spontaneo di popolo, e blah blah blah...".
Bene: ora gli iraniani stanno appunto provando a liberarsi da soli, senza l'aiuto della tecnologia militare dei "kattivi amerikani": non trovate, amici pacifisti, che sarebbe il caso di sostenerli?
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