PLoS - Public Library of Science - nasce col duplice obiettivo di fare concorrenza a "mostri sacri" come Nature e Science e di assicurare la libera (e, soprattutto, gratuita) circolazione delle informazioni per facilitare il lavoro dei ricercatori di tutto il mondo.
La britannica "Nature" e l'americana "Science" sono in grado di determinare il successo o il fallimento di anni di lavoro di un ricercatore - accusa Michael Eisen, uno dei tre fondatori di Plos - ma spesso il prestigio deriva unicamente dall'apparizione su queste riviste più che dalla qualità della ricerca.
Unite questo elemento al fatto che gli editori per cedere i diritti e rendere disponibili gli studi chiedono cifre esorbitanti e capirete perchè per una scienza libera c'è bisogno di una stampa libera. Come può fare infatti un'università di un paese in via di sviluppo o anche un semplice studente a sborsare decine di migliaia di dollari per sapere quali sono i risultati raggiunti dai loro colleghi nei vari campi della ricerca?
Links:
Articolo sul Corriere della Sera
Il sito dell'associazione PLoS.
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