La situazione rischia di precipitare: il governo sarebbe intenzionato a emanare un provvedimento, in forma di decreto-legge, per impedire la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione artificiale a Eluana Englaro - o, per meglio dire, al corpo che fino a diciotto anni fa ospitava la mente e la persona di Eluana Englaro.
Sarebbe un atto gravissimo, contrario alla lettera e allo spirito della Costituzione: il governo farebbe ricorso a un decreto-legge per scavalcare una sentenza definitiva - sottolineo: definitiva - della Cassazione, scatenando un gravissimo conflitto di attribuzione fra poteri dello Stato.
Non siamo (ancora) di fronte a comportamenti apertamente golpisti, ma ci stiamo pericolosamente avvicinando al limite: mi auguro che, indipendentemente dal colore politico, tutti i parlamentari che hanno a cuore le istituzioni repubblicane dimostrino la propria lealtà alla Costituzione rifiutandosi di prendere parte alla sua barbara profanazione e ricordando al governo l'importanza della separazione dei poteri e dei meccanismi di checks and balances.
Considerazione a margine: nei mesi passati mi era capitato più volte di sostenere che il paese aveva bisogno di una opposizione seria, costruttiva e in grado di fare il proprio mestiere.
Avevo ripetuto più volte, sia ad amici dell'area di centro-destra che ad "avversari" del centro-sinistra che l'attuale opposizione imbelle e incapace era un problema per tutti, perché quando l'opposizione è debole anche la democrazia rischia di indebolirsi: alla luce di questo e di altri, recenti episodi - su cui tornerò in futuro - direi che il processo è già in corso.
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