Non solo gli italiani, come sostengo da tempo, non sono liberali: sono anche incompatibili con la democrazia.
Gli
italiani, ben che vada, stravolgono la logica e gli istituti
democratici, usano la democrazia contro la democrazia stessa. In Italia
abbiamo tutti gli svantaggi dovuti alle degenerazioni della democrazia
già paventate da Tocqueville e nessuno dei vantaggi sostanziali.
Nei
Paesi occidentali la democrazia tutto sommato è stata un fattore di
crescita civile ed economica: in Italia il suo stravolgimento è invece
una causa del declino e del disfacimento del Paese.
Devo quindi ammettere che, effettivamente, la democrazia non si può esportare: men che meno in Italia.
Non
tutti i popoli per storia, tradizione, indole, carattere nazionale,
sono compatibili con la democrazia liberale, così come non tutti i
popoli danno importanza alla libertà individuale: il nostro è fra
questi.
Tanto vale prenderne atto, e prepararsi a veder tramontare questa finzione democratica.
Non
siamo, già oggi, una democrazia occidentale, ma una pseudo-democrazia
del Terzo Mondo: si tratta solo di vedere quando cadrà il velo della
finzione.
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