domenica 28 ottobre 2007
Racismo para deficientos
Avevo pensato di titolare con un classico "Racism for dummies", ma la versione "spagnola", anche se un po' maccheronica, mi è parsa rendere meglio il senso.
La Regione Toscana (centro-sinistra) ha lanciato una campagna "anti-discriminazione" incentrata su di un manifesto con la foto del polso di un neonato che indossa un braccialetto recante l'indicazione "omosessuale" e con accanto lo slogan "L'omosessualità non è una scelta".
L'idea è dell'assessore alla sanità della Regione (ex DS, ora PD), ed è stata benedetta a livello nazionale da Barbara Pollastrini (idem come sopra).
Mi pare l'ennesimo caso in cui, con le migliori intenzioni di questo mondo, il politicamente corretto porta a combinare disastri.
Rileggiamo il messaggio: "L'omosessualità non è una scelta". Sullo sfondo la foto di un neonato.
L'insieme pare suggerire che l'omosessualità sia quindi una sorta di anomalia genetica, una malattia simile, che so, all'anemia mediterranea: guarda caso, proprio quello che sostengono da sempre il Vaticano e la parte più retriva della destra: gli omosessuali sono dei malati, per giunta afflitti da una tara genetica, e la libera scelta o le condizioni ambientali non hanno influenza sul fatto di essere o non essere gay o lesbiche - per la serie: "sono fatti così, poverini, ci sono nati....".
Complimenti, bel risultato per una campagna "anti-discriminazione".
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