Nelle ultime ore una dichiarazione dello "sceriffo" di Treviso, Gentilini, mi aveva fatto considerare quanto fosse triste dover votare anche per gente come lui, pur di togliersi dalle scatole Prodi e il suo governo di delinquenti politici: per fortuna ora ci pensa il rifondarolo e nogglobal Francesco Caruso a rimettere le cose a posto, rendendo evidente - e non solo a me, credo - l'impossibilità di votare per lui, per la sua cosca di amici degli amici dei terroristi e in generale per lo schieramento a cui appartiene: dal Corriere:
"Francesco Caruso: Tiziano Treu e Marco Biagi assassini, le loro leggi hanno armato le mani dei padroni"
Parole miserabili, pronunciate da un teppista da quattro soldi (portato in Parlamento da Bertinotti, ricordiamocelo questo), pluriaccusato e pluriprocessato per atti di violenza, che si nasconde dietro l'immunità (impunità?) parlamentare: un individuo che in un Paese civile non avrebbe mai potuto entrare in Parlamento come "onorevole" eletto, ma al massimo come addetto alla pulizia dei cessi - ma, per l'appunto, stiamo parlando di Paesi civili...
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