venerdì 13 agosto 2004

Nuovo link


Un nuovo Blog Moralmente Inferiore: V - Ci sono anch'io.



Nel frattempo esce dall'elenco Ruled by Secrecy, scomparsa dalla piattaforma di Excite senza lasciare traccia.



Buona lettura.



Auguri a tutti i mancini


Oggi è la Giornata Internazionale dei Mancini.



La prima è stata celebrata venerdì 13 Agosto 1976; l'idea è stata lanciata da una organizzazione internazionale di mancini, Lefthanders International.



Info: sito "Left is Right".



giovedì 12 agosto 2004

Irak e WMD: 'Uranio? Ne avevamo 500 tonnellate'


Il responsabile del programma nucleare iracheno sotto Saddam ha smentito che il regime di Bagdad nel corso degli anni '90 abbia cercato di procurarsi uranio in Africa.



Interessante il contenuto della smentita: Bagdad non ha cercato di procurarsi uranio in Africa perché ne aveva già a sufficienza - 500 tonnellate di materiale semi-grezzo, per la precisione:
The father of Iraq's nuclear program says his country did not seek uranium in Africa in the 1990s -- because it already had a good supply.

In an interview with the B-B-C, the scientist (Jafar Dhia Jafar) says Iraq had 500 tons of yellow cake uranium at the time, but no active nuclear program in the last days of Saddam's regime.

(segue)




L'alto funzionario ha pure smentito che, negli ultimi giorni del regime, l'Irak perseguisse attivamente un programma di armamento nucleare.



Una smentita deboluccia: che se ne facevano di 500 tonnellate di materiale radioattivo, allora?



Buttiglione va alla guerra


Dal Corriere della Sera:
BRUXELLES - Rocco Buttiglione e' stato nominato commissario alla "Giustizia, liberta' e sicurezza" e vicepresidente dell'Unione europea. Il suo sara' un ruolo cruciale, ha dichiarato il presidente designato della Commissione Ue Jose' Manuel Durao Barroso...

(segue)
Fantastico... ora che Buttiglione in persona veglia sulla nostra libertà (?) e sulla nostra sicurezza (per tacer della giustizia) possiamo davvero dormire sonni tranquilli, siamo in una botte di ferro (arh, arh...)



Darfur: il Sudan continua a essere inadempiente


È passata ormai una settimana da quando la comunità internazionale ha sostanzialmente ingiunto al governo sudanese di porre fine "entro trenta giorni" alla pulizia etnica, neanche tanto strisciante, portata avanti nella regione del Darfur per mano delle milizie Janjaweed armate e supportate dal governo di Khartoum.



Secondo osservatori appartenenti ad alcune organizzazioni per i diritti umani presenti nella regione, però, tuttora il governo sudanese non mostra alcuna intenzione di adempiere ai propri obblighi:
Government-backed militias in Sudan are still attacking civilians and are "routinely" raping women and girls in the Darfur region of the country, human rights groups said yesterday.



The studies by Amnesty International and Human Rights Watch came as Sudan was under growing international pressure to rein in the marauding Arab militias, known as Janjaweed.



The Khartoum government has less than three weeks to show the UN security council that it is making progress towards disarming the militias.
Naturalmente il governo sudanese smentisce sdegnato, e tira fuori la solita teoria del complotto occidentale contro i virtuosi popoli islamici:
Sudanese officials yesterday dismissed reports of further atrocities and the president, Omar Hassan al-Bashir, accused the US and Europe of exploiting violence in western Sudan for their own ends.



"America and Europe have aims that do not include the safety and comfort of people in Darfur," Bashir said in an interview published in Lebanon's al-Mustaqbal yesterday. He said Sudan was the victim of a media campaign aimed at diverting attention from violence in Iraq.



"Yes, there is killing, displacement and migration, but is the Darfur issue the only issue in the world? What about Palestine and Iraq?"
Già, perché non parliamo dell'Irak, dove gruppi di nazisti islamici legati ad Al Qaeda stanno massacrando centinaia di civili iracheni allo scopo di scatenare il caos e fare abortire il progetto di un Irak democratico? O della Palestina, dove i terroristi di Hamas, delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa (legate al Nobel per la Pace Arafat) e delle altre formazioni terroristiche palestinesi continuano ad avere come solo obiettivo la distruzione di Israele e la cacciata in mare - lo sterminio - degli ebrei? Com'è che, su una cinquantina di conflitti più o meno grandi attualmente in corso, oltre il 90% vede coinvolto l'estremismo islamico? Una bizzarra coincidenza?



Sia come sia, i rappresentanti delle organizzazioni per i diritti umani sembrano un tantino scettici:
"Nothing said by the government of Sudan should be believed. They are serial liars," Peter Takirambudde, the Africa director of Human Rights Watch, told the Guardian yesterday. "What we see on the ground is what we are reporting. Violent atrocities against civilians are continuing. It is irrefutable. Our team on the ground is witnessing it. The government is denying it to try to avoid international intervention."



The US-based organisation said yesterday that Sudanese armed forces and the Janjaweed militias in Darfur continue to attack men, rape women and steal livestock with impunity.



"The Sudanese government insists that it is taking significant measures, but the continuing atrocities in Darfur prove that Khartoum's claims simply aren't credible," said Mr Takirambudde.
Come se non bastasse, adesso a quanto pare il governo di Khartoum avrebbe avuto un'altra brillante idea: mettere le volpi a guardia del pollaio:
The Human Rights Watch report said the Sudanese government is backtracking on the deadline set by the UN security council resolution and is instead beginning to incorporate the Janjaweed into the official police and other security forces.



"Incorporating the Janjaweed militias into the security services and then deploying them to protect civilian 'safe areas' is the height of absurdity," said Mr Takirambudde. "The Sudanese government needs to bring war criminals to justice, not recruit them into positions of responsibility."
E, giusto per non farsi mancare niente, il governo islamico sudanese sta ora attuando rappresaglie contro chi, nei giorni scorsi, ha osato denunciare le atrocità nel Darfur:
Amnesty International accused the Sudanese government of rounding up scores of people in Darfur because they had spoken to visiting officials and journalists about the situation.



The detainees include 15 men arrested in the Abushouk camp near El Fasher after a visit to Darfur by the US secretary of state, Colin Powell, on June 30 and five people taken after a July 27 visit to the same camp by the French foreign minister, Michel Barnier.



"The Sudanese government should give assurances that none of those arrested will be tortured or ill-treated while in detention and that Sudanese people can speak freely about Darfur without fear of reprisals," Amnesty said.



(fonte: Guardian)
Di bene in meglio, insomma; nel frattempo, mentre l'Unione Europea nega che sia "tecnicamente" (sic) in corso un genocidio (vedi anche su Radio Radicale), mentre sono in corso esecuzioni e stupri di massa, mentre almeno un milione di persone ha già dovuto lasciare le proprie terre, mentre decine e decine di migliaia di abitanti del Darfur risultano morti o dispersi, mentre l'abbandono dei campi nei villaggi saccheggiati sta per scatenare una crisi alimentare senza precedenti, il silenzio dei pacifisti diventa sempre più assordante - sono certo, comunque, che guariranno da questa momentanea afasia nel momento stesso in cui gli USA decideranno di intervenire in maniera più diretta nella vicenda.



mercoledì 11 agosto 2004

Iran, ulteriore escalation: collaudato missile in grado di colpire Israele


Mentre da una parte il regime iraniano fa pressione su alcuni Paesi chiave europei per ottenere l'accesso a tecnologie nucleari avanzate utilizzabili in campo militare, dall'altra continua imperterrito lo sviluppo e il collaudo dei vettori Shahab-3:
Iran: testato missile a media gittata



TEHERAN - Il missile balistico a media gittata Shahab 3 e' stato sperimentato oggi dal ministero della Difesa iraniano. Ne ha dato notizia la tv pubblica iraniana. Secondo esperti, il missile in questione potrebbe essere utilizzato per colpire Israele o basi americane nel Golfo Persico.

(Fonte: Corriere della Sera).




Nel dicembre del 2001 Rafsanjani invocò la jihad contro lo Stato ebraico, e disse che bastava una sola bomba atomica per mettere fine a Israele, mentre la risposta nucleare dello stesso avrebbe potuto causare un danno sopportabile al mondo islamico.



Forse sarebbe il caso che i nostri pacifisti, sempre così preoccupati della pace mondiale, tirassero fuori dalla naftalina le loro bandiere arcobaleno - o possono essere sventolate sempre e solo contro gli americani?



martedì 10 agosto 2004

Ma per la UE e i pacifisti non c'e' problema


Dal Corriere della Sera:
Darfur: nuove violenze contro i civili



KHARTOUM (Sudan) - Continuano gli atti di violenza contro le popolazioni civili nel Darfur, la regione del Sudan teatro della piu' grande crisi umanitaria mondiale. Fred Eckhard, portavoce del segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, ha riferito che "la situazione rimane molto precaria e i civili sono costretti ad abbandonare i loro villaggi". Nuovi attacchi sarebbero stati infatti lanciati dalle milizie Djandjawid.
Per l'Unione Europea e per i nostri no-global, comunque, non cè da preoccuparsi - almeno finché non arriveranno gli americani, sempre a caccia di petrolio (noi europei no, invece: le nostre auto, le nostre fabbriche, le nostre centrali energetiche notoriamente funzionano già tutte a idrogeno, ricavato dall'acqua di mare).