lunedì 7 aprile 2003

Forze americane sono entrate a Baghdad



Non è chiaro se si tratti dell'assalto finale o di una pesante incursione per saggiare la capacità di resistenza della Guardia Repubblicana.



Oltre sessanta carri armati e una quarantina di blindati sono entrati in città; uno dei palazzi presidenziali di Saddam è stato occupato, e si combatte intorno ad altri due.



La Guardia Repubblicana si è attestata a difesa dei ponti sul Tigri e dei ministeri.



La contraerea è inesistente: sulla città volano almeno due A-10 (aerei usati solitamente in funzione anti-tank) e uno o due droni (aerei senza pilota).



Tutti i network, da Abu Dhabi Television a Sky News, trasmettono immagini delle zone della città interessate dagli scontri e del palazzo presidenziale occupato dai soldati USA.



Nel momento in cui scrivo il ministro della (dis)informazione iracheno sta tenendo una improvvisata conferenza stampa (non, come al solito, nella sede del ministero ma questa volta per strada), spiegando ai giornalisti che gli americani hanno "cercato" di entrare in città ma "sono stati respinti" e che quindi "nessun americano" è in città: peccato che in contemporanea Sky, Al-Jazeera e gli altri networks stiano trasmettendo in diretta delle immagini che mostrano le truppe americane praticamente a ridosso del centro e nella zona dell'Hotel Rashid, quello usato dai giornalisti come campo-base...





domenica 6 aprile 2003

L'India annuncia l'ennesimo test missilistico



L'India ha preannunciato un nuovo test del suo vettore Agni III, un missile con un raggio d'azione di circa 3.380 chilometri, in grado quindi di trasportare una testata nucleare fino a Mosca o Shangai.



Già i precedenti test avevano scatenato dure reazioni da parte dei pakistani, che avevano risposto testando a loro volta dei vettori in grado di trasportare una testata nucleare fin sul territorio indiano.



Nei giorni scorsi un esponente del governo indiano aveva fatto riferimento a una possibile azione militare preventiva nei confronti del Pakistan, se questo non cessava i suoi "provocatori" test missilistici.



Insomma, la tensione tra i due Paesi sta nuovamente raggiungendo il livello di guardia.



Link: articolo su CNN.



venerdì 4 aprile 2003

Il virus della SARS sarebbe frutto di manipolazioni umane



I ricercatori dell'OMS avrebbero finalmente individuato in Cina il paziente zero, quello cioè che ha diffuso il contagio.



Sarebbe un ricercatore cinese, incaricato dal governo di trovare un rimedio contro un virus particolarmente virulento responsabile di periodiche ecatombi di volatili da cortile nella provincia cinese di Guangdong.



A quanto pare il ricercatore si è spinto troppo oltre nella manipolazione del virus, identificato dalla sigla H5N1, tralasciando probabilmente anche il rispetto di alcune procedure di sicurezza, e il risultato è stato un nuovo ceppo di virus mutanti in grado di colpire l'uomo e di scatenare la SARS.



Saremmo di fronte, insomma, alla materializzazione di un classico incubo da film di fantascienza: l'apprendista stregone che pasticcia con le forze della natura e ne scatena la reazione - avevo già parlato di questo tema in un post di qualche tempo fa.



Link: articolo di Marco Lupis su La Repubblica.



Due casi da manuale



Due episodi apparentemente distanti ma in realtà legati a doppio filo: in Normandia dei "patrioti" imbrattano con scritte in vernice rossa un cimitero di guerra inglese, a Milano dei "veri italiani" danno alle fiamme un negozio arabo e imbrattano i muri tracciando delle svastiche con della vernice blu.



In entrambi i casi si può fare risalire la causa immediata dei gesti al conflitto in corso, ma la causa prima non è la guerra in sè, è l'intolleranza verso l'altro, il diverso da sè: anche senza guerra, questi individui avrebbero sicuramente trovato qualche "buon" motivo per fare quello che hanno fatto.



mercoledì 2 aprile 2003

La sinistra dell'autogol



Su Camillo alcune considerazioni sui peggioristi, nostrani e non.



Titolo: Quelli che sperano che accada il peggio, perchè solo il peggio gli darebbe ragione.



Condivido e sottoscrivo, parola per parola.



In dirittura d'arrivo l'assegnazione del dominio .eu



Entro fine mese dovrebbe essere reso pubblico il nome del gestore del nuovo dominio "regionale" .eu, specifico per l'area dell'Unione Europea.



Secondo Yahoo! News il candidato attualmente in pole position dovrebbe essere EURid (European Registry for Internet Domains), un consorzio no-profit formato dalla belga DNS, dall'italiano Istituto di Informatica e Telematica e dalla svedese NIC-SE.



EURid avrebbe intenzione di offrire i domini .eu a un prezzo di 10 € all'anno.



Nell'articolo non è specificato se questo è il prezzo riservato ai vari registrar oppure il prezzo "utente finale" - differenza non da poco: ad esempio, i vari domini .com, .net, .org costano all'ingrosso appena 6 $, ma gli utenti finali se li vedono offrire a prezzi che variano generalmente dai 24 ai 36 $ o €, con punte al ribasso di 12 $.



martedì 1 aprile 2003

A proposito di censura televisiva...



... mi auguro che questo sia solo un Pesce d'Aprile - in caso contrario, il primo che parla ancora di regime lo inc... ehm, gli apro nuovi orizzonti...